martedì 26 giugno 2007

Ladro Assassino di Ascanio Celestini

Inizio con il testo di una canzone poco conosciuta dell'autore, cantastorie e comico Ascanio Celestini. Voglio davvero esprimere tutta la mia ammirazione per una delle menti più incisive e geniali degli ultimi anni, per la profondità e l'unicità che traspare dai suoi testi.

Ditemi che ne pensate!

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro,
mi guardo intorno nella casa del ladro, è tutto rubato.
Pure l'aria che adesso respiro con il fiato corto, è frutto di un furto.

Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento,
e di fatti quel ladro mi vede e mi dice: stai attento.
Lui mi dice guardami bene io non sono il ladro soltanto, io sono il padrone.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Ma io dico che suonare un sonaglio davanti ad un serpente
io dico che pure il serpente, pure quello, si pente
e capisce che sputare il veleno per tutta una vita, non gli è servito a niente.

Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente,
il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa.
Lui comincia succhiando il latte da quando è bambino, ma poi succhia ogni cosa.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

E di fatti alla fine il padrone è una specie di ladro,
solo che quando ruba il padrone non è mica reato,
e anche quando che viene arrestato il suo alibi regge, perchè lui è la legge.

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro,
e quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto,
ma neanch'io sono un ladro gli dico e così mi avvicino, io sono un assassino.

E così sotto il cielo turchino c'è un padrone di meno.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Emanuele Filiberto di Savoia ha recentemente dichiarato che l'italia è un paese pronto per una monarchia costituzionale, in considerazione di questa dichiarazione del principe, volevamo dedicare questa canzone a Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.
La canzone è disponibile sul sito di Rai.tv a questo indirizzo.

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