martedì 3 luglio 2007

Anche l'orsetto...

Anche l'orsetto vuole la sua parte... ma chi sono i designer che studiano un appendino del genere?

lunedì 2 luglio 2007

Non farsi prendere dal panico

Viaggiare è ormai diventato un inferno, chi cerca di proporre prezzi vantaggiosi o competitivi viene ostacolato ed ostracizzato.
Se un tempo volare era qualcosa di classe che ti dava la dimensione del viaggio, della tranquillità, adesso ci si ritrova su vagoni bestiame del cielo.

Ieri sera l'aereo è atterrato tranquillo, quasi leggero sulla pista ed ha rollato fino alla posizione di stallo.
A quel punto l'interfono ha gracchiato emettendo il classico annuncio "board crew disarm slides", seguono diversi istanti di silenzio.
Attorno all'aereo era buio, di quel buio che non vedi proprio nulla... il tempo passava interminabile e le persone si guardavano vicendevolemente per capire se potevano accendere il cellulare e alzarsi.
Improvvisamente l'interfono ha di nuovo emesso un rumore e l'annuncio che ne è seguito davanti ai passeggeri attoniti è stato il seguente:

- Qui è il comandante [silenzio imbarazzato], l'aereoporto ha finito le scale... [silenzio] ci scusiamo per il disagio.

Quel momento di imbarazzo è durato poco ed ha invece lasciato posto al divertimento di molti passeggeri quando prendendo la parola per l'ennesima volta, in un inglese masticato l'annuncio è stato:

- It's the commander... the airport have no stairs, we are sorry.

Amo l'italia perchè solo qui possono succedere queste cose e solo qui possono essere così divertenti se tradotte in inglese con accento napoletano.

mercoledì 27 giugno 2007

Illusioni di Richard Bach

I. Discese nel mondo un Maestro, nato nella terra santa dell'Indiana, cresciuto sulle mistiche alture a est di Fort Wayne.
II. Il Maestro imparò nelle scuole pubbliche dell'Indiana le cose di questo mondo, e poi, crescendo, il mestiere di meccanico riparatore di automobili.
III. Ma il Maestro possedeva cognizioni di altri paesi e di altre scuole, grazie ad altre vite da lui vissute.

Oggi voglio parlarvi di un libro che l'autore non voleva scrivere. Parlo di Illusioni di Richard Bach, libro che segue la scia letteraria del gabbiano Jonathan Livingston e che lo stesso autore si chiede cos'altro possa aggiungere ad un lavoro già così esaustivo sul suo pensiero.
La risposta è il silenzio, quel silenzio che costringe l'autore a mettere in parole e su carta l'idea che gli ronza per la testa dopo essere tornato a volare con il suo biplano nei campi del Midwest americano.
L'autore presenta un interrogativo sul misticismo, in principio non certamente originale, ma posto con una semplicità e con una capacità di mettersi in gioco come personaggio e non più solo come autore che diventa disarmante e affascinante.
Ponendo dunque una domanda fondamentale: e se il messia dei giorni nostri fosse riluttante a compiere il suo lavoro? Certamente anche lui sarebbe finito a pilotare un biplano nel midwest.
Un viaggio dalla noia all'illusione dove l'autore sembra quindi attirare magneticamente il lettore, creando un legame intimo e sostenendo la ragione che ha condotto il lettore a trovare questo libro, la stessa ragione che ha condotto voi a leggere fino a qui: Attiriamo nella nostra vita qualsiasi cosa si trovi nei pensieri.

martedì 26 giugno 2007

Ladro Assassino di Ascanio Celestini

Inizio con il testo di una canzone poco conosciuta dell'autore, cantastorie e comico Ascanio Celestini. Voglio davvero esprimere tutta la mia ammirazione per una delle menti più incisive e geniali degli ultimi anni, per la profondità e l'unicità che traspare dai suoi testi.

Ditemi che ne pensate!

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro,
mi guardo intorno nella casa del ladro, è tutto rubato.
Pure l'aria che adesso respiro con il fiato corto, è frutto di un furto.

Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento,
e di fatti quel ladro mi vede e mi dice: stai attento.
Lui mi dice guardami bene io non sono il ladro soltanto, io sono il padrone.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Ma io dico che suonare un sonaglio davanti ad un serpente
io dico che pure il serpente, pure quello, si pente
e capisce che sputare il veleno per tutta una vita, non gli è servito a niente.

Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente,
il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa.
Lui comincia succhiando il latte da quando è bambino, ma poi succhia ogni cosa.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

E di fatti alla fine il padrone è una specie di ladro,
solo che quando ruba il padrone non è mica reato,
e anche quando che viene arrestato il suo alibi regge, perchè lui è la legge.

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro,
e quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto,
ma neanch'io sono un ladro gli dico e così mi avvicino, io sono un assassino.

E così sotto il cielo turchino c'è un padrone di meno.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro,
taccia la bocca memore di quel che ha visto.
Che io mi muovo adesso prima che sia mattino,
nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Emanuele Filiberto di Savoia ha recentemente dichiarato che l'italia è un paese pronto per una monarchia costituzionale, in considerazione di questa dichiarazione del principe, volevamo dedicare questa canzone a Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.
La canzone è disponibile sul sito di Rai.tv a questo indirizzo.